Tab Article
Nel panorama di macerie che la crisi si lascia dietro, per fortuna la storia ricomincia daccapo per tutti. E il Nordest, vent'anni dopo il suo "inventore" Giorgio Lago, potrebbe anche trovare una strada, o meglio, delle carte da giocare, soprattutto in quell'area moderata che va ricostruita dalle fondamenta, anche nella rappresentanza politica ed economica. Ma servono leader che lo interpretino, obiettivi comuni e condivisi, cittadini che si sentano parte di un progetto, che non può valere solo per questo territorio, ma che parli al resto del Paese. Una speranza che sembra oggi impossibile se si guarda all'incapacità di guardare alto. Dove sono i cittadini del Nordest? Dov'è quella classe dirigente che dovrebbe proporre una ricetta per il futuro di un territorio che ancora traina il Paese, ma che ormai ha il fiato corto?